

…poi s’alzò forte un vento, ed in questo vento mi fermai a pensare
e quietato iniziai a sognare…
…e sognai che l’infiammato, esaltato lampeggiare
degli occhi miei d’ammazzadraghi si rifletteva illuminandoli nei tuoi
mentre cose e pensieri intorno svanivano in un’esultante luminosità
e catapultandosi gli sguardi reciprocamente,
sospendevano le nostre immagini nell’indefinito
fino al loro impressionarsi nella mente
annullando ogni distanza ed il trascorso tempo…
…si sentivano allora i corpi più leggeri del solito
si stringevano gli orifizi del cuore
impedendo al sangue di circolar libero per il corpo intero
incantando le membra e concentrando la vita nel petto
ove il cuore cominciava bollente a tambureggiare
e faceva vibrar la persona, rabbrividir la pelle,
rimpicciolir lo stomaco, sottraendo il respiro ai polmoni
... e bagnava gli occhi, lasciando gli sguardi di spirito brillare…


